Dopo Honicè e Ribbon, Oriano Favaretto firma il terzo progetto per Masiero
Sfere di metallo sospese a mezz’aria, che diffondono la luce attraverso una rete metallica che protegge la luce stessa, trasformando la sfera in un vero e proprio gioiello luminoso. Un gioco di pesi, volumi e geometrie per la nuova collezione Iglù disegnata da Oriano Favaretto, che, dopo Honicè e Ribbon, firma il terzo progetto per Masiero.
La collezione Iglù si articola in tante armoniche configurazioni: chandelier declinati in 3 differenti misure (a 6, 12 o 18 luci) con globi luminosi che, rincorrendosi su anelli di metallo, orbitano intorno ad un fulcro centrale dotato di una luce LED posizionata sulla base, volta a garantire un’illuminazione diretta sul piano. Composizioni di sospensioni su barre lineari, ideali per illuminare banconi, o cascate scenografiche su rosone circolare, piuttosto che lampade a parete, da tavolo o da terra, nonché lampade a soffitto disponibili in 3 differenti misure.
In ogni caso oggetti grafici e contemporanei dal sapore scultoreo che li rende unici. Lavorazioni e finiture differenti, specialità nel DNA di Masiero, donano ad ogni sfera una sua peculiare densità: una metà piena e liscia con finitura bronzo patinato e una metà in maglia a rete di metallo verniciata in oro opaco che filtra i raggi di luce. La fonte è il LED integrato nel nucleo di ogni sfera, che proietta sulle superfici trame regolari. È proprio dalla calotta di rete intrecciata, che ricorda un’architettura inuit, che prende il nome la collezione.
Struttura: sfere in metallo per metà con finitura in bronzo patinato e per metà a maglia di rete verniciata oro opaco.