Vedere la luce ma non la fonte: è l’obiettivo e l’effetto principale del cosiddetto “dark light”. Oscurando la fonte al fine di creare un’atmosfera armoniosa e naturale, queste soluzioni LED rendono l’illuminazione di un ambiente più confortevole, senza abbagliare.
Il concetto di “dark light”, equivalente all’illuminazione “low glare”, si riferisce ad alcune peculiarità che danno vita ad un’illuminazione delicata e che riducono l’abbagliamento (“glare”) e l’affaticamento degli occhi causati dall’osservazione prolungata di una sorgente luminosa. Particolarmente efficaci e apprezzati in contesti indoor, le soluzioni LED dark light creano un ambiente confortevole in cui è difficile notare da dove proviene la luce, a meno che il soggetto non si trovi direttamente sotto di essa, guardando in alto.
Il dark light ha tre aree di interesse:
Una sorgente luminosa può essere classificata come “dark light” solo quando soddisfa il requisito più importante: devono esserci meno di 200 cd/lm2 sopra l’angolo di visione di 60°C. Questo perché una persona ha mediamente una visione periferica verticale inferiore a 60°.
Negli ultimi anni Universal Science ha sviluppato sotto il marchio RED – Integrating Lighting Technologies una serie di moduli LED spot e lineari, abbinati a specifici riflettori, per applicazioni dark light. I riflettori sono sapientemente selezionati e proposti per ridurre al minimo la luce nella zona di abbagliamento e ottimizzare l’uniformità cromatica e l’efficienza, offrendo il massimo comfort visivo.