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Purificare l’aria attraverso la luce a LED e i nanomateriali

22 Settembre 2020

WivActive è una tecnologia innovativa, sviluppata da Wiva Group, che offre una soluzione intelligente ed efficace al problema dell’inquinamento e dell’insalubrità dell’aria negli ambienti chiusi.

L’inquinamento degli ambienti

In casa e in ufficio siamo circondati da elementi che sono invisibili, ma che respiriamo e che entrano nel nostro organismo, senza che ce ne accorgiamo. L’inquinamento dell’aria, outdoor e indoor, è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come il principale fattore di rischio ambientale per la salute della popolazione.

I più noti fattori di inquinamento dell’aria derivano principalmente dal settore dei trasporti, dal settore industriale, dall’attività di centrali elettriche e inceneritori, dal riscaldamento domestico, dall’uso di pesticidi nel settore agricolo e dalle polveri derivanti dal settore minerario. Molto meno conosciuto è l’inquinamento degli ambienti domestici che oltre ad essere sensibile agli agenti esterni lo è anche a quelli interni causati da prodotti che tutti noi abbiamo in casa:

Mobili, colle, tappeti e moquette, vernici e detersivi, cosmetici spray, solventi e cere liquide, insetticidi, sigillanti, spray, prodotti per l’igiene e saponi: questi prodotti sono causa sei altri inquinanti: polveri sottili, muffe, acari, batteri, monossido di carbonio, biossido di azoto e una grossa famiglia di molecole nota con il nome di “composti organici volatili”. L’inquinamento atmosferico è il principale fattore di rischio ambientale per la salute della popolazione mondiale e l’aria che respiriamo in casa, spesso, è anche peggio di quella esterna. Quando parliamo di inquinamento, è l’aria a nascondere i pericoli maggiori per la nostra salute. Secondo gli ultimi dati dell’Oms circa una morte ogni nove, in tutto il mondo, può essere attribuita all’esposizione a particolato, ozono, biossido d’azoto, e altri principali inquinanti prodotti dall’attività umana. Lo smog che riempie le vie trafficate delle aree urbane è la spia più evidente dei rischi, ma a guardar bene, non siamo al sicuro neanche rifugiandoci tra le mura di casa. Tutt’altro: i pericoli potrebbero essere persino peggiori al coperto, dove le sostanze inquinanti provenienti dall’esterno tendono a concentrarsi, e si vanno a sommare a quelli prodotte dalle nostre attività domestiche. Come difendersi? Esistono semplici pratiche quotidiane che aiutano a rendere sensibilmente più salubre l’aria che respiriamo al chiuso e anche apparecchi per il monitoraggio e la purificazione dell’aria, sempre più diffusi sul mercato, ma ancora non sempre affidabili. Complice un totale vuoto normativo e la scarsa percezione del problema, però, gli esperti avvertono: si fa ancora troppo poco per difendersi dai rischi dell’inquinamento che affrontiamo tra le pareti di casa.

Infatti tra le ore che passiamo in casa, quelle trascorse in ufficio, a scuola, in palestra o al centro commerciale, si stima che il 90% della nostra vita in città avvenga al coperto. È per questo che la qualità dell’aria indoor assume un importanza fondamentale per la nostra salute. Importanti studi dimostrano che in molte zone d’Europa l’attesa di vita è ridotta di un anno a causa dell’inquinamento atmosferico e che il 90% della popolazione che vive in aree urbane è esposta a livelli non sicuri di inquinanti. Non vedere la cappa di smog, non vuol dire essere al sicuro purtroppo: se non si prendono adeguate contromisure. L’aria negli ambienti confinati, in media è perfino più inquinata: da 5 a 10 volte più di quella esterna. Il problema è che in ambienti chiusi gli inquinanti tendono ad accumularsi, e a quelli prodotti da auto e altri fattori esterni si aggiungono anche quelli che vengono prodotti direttamente nelle case, con le pulizie, o quando semplicemente cuciniamo.

Nonostante il pericolo sia noto, sull’inquinamento dell’aria indoor in Europa al momento ogni paese fa ancora storia a sé. Diversi Paesi europei, in questi anni, hanno infatti attivato gruppi di lavoro con lo specifico mandato di elaborare valori guida per la qualità dell’aria negli ambienti confinati, come ad esempio la Germania, la Francia, la Gran Bretagna, l’Olanda, la Finlandia. Per paesi come Finlandia, Belgio e Francia (ma solo parzialmente in quest’ultimo caso), le conclusioni hanno acquisito valore legale, mentre per gli altri sono state utilizzate per stilare delle raccomandazioni con cui valutare la qualità dell’aria al coperto.

In Italia ad oggi non esiste una normativa di riferimento che riporti valori guida per inquinanti di interesse ed approcci da adottare ai fini della valutazione della qualità dell’aria, le uniche esposizioni indoor normate si riferiscono agli ambienti di lavoro con limiti di concentrazione molto alti associati principalmente a tossicità acuta.

La prevenzione dell’inquinamento indoor

In attesa di norme e linee guida specifiche, gli esperti consigliano alcune semplici regole per migliorare la qualità dell’aria nelle nostre abitazioni. Il suggerimento per tutti è quello di areare gli ambienti domestici, almeno 2-3 volte al giorno per periodi di cinque minuti; utilizzare l’aspiratore a ventola e aprire le finestre quando si cucina; areare sempre quando si pulisce la casa e preferire prodotti come candeggina, ammoniaca, aceto e bicarbonato (molti prodotti commerciali contengono alte percentuali di solventi organici volatili), e infine di utilizzare aspirapolvere di buona qualità, preferibilmente ad acqua e non con sacchetto.

Particolare attenzione va prestata inoltre ai soggetti più a rischio: bambini e anziani. Per i genitori è consigliabile prestare particolare attenzione alle camere dove trascorrono più tempo i figli: areare i locali per ottenere il completo ricambio dell’aria ogni 4 – 6 ore indipendentemente dal volume dei locali, mantenere la temperatura compresa tra i 18° e i 20° e il tasso di umidità dovrebbe aggirarsi tra il 45% e il 55%.

Buone pratiche di prevenzione a parte, oggi la tecnologia può aiutare a garantirci un’aria di qualità all’interno delle nostre case. Anche se in Italia si tratta di un’opportunità ancora poco sfruttata. Anche se poco diffusi, sul mercato esistono moltissimi dispositivi riconducibili fondamentalmente a due obiettivi: monitoraggio e purificazione dell’aria.

La fotocatalisi con la luce visibile, la novità di WIVactive

WivActive è una tecnologia innovativa sviluppata da Wiva Group per la purificazione dell’aria attraverso l’utilizzo della luce e dei nanomateriali. Frutto dell’esperienza pluriennale dell’azienda nel settore dell’illuminazione e della collaborazione con importanti centri di ricerca accreditati a livello internazionale, la tecnologia WivActive offre una soluzione intelligente ed efficace al problema dell’inquinamento e dell’insalubrità dell’aria negli ambienti chiusi. I prodotti WivActive sono completamente Made in Italy: progettati e sviluppati dal Tech Lab Wiva Group e realizzati presso gli impianti di produzione dedicati dell’azienda.  

Gli studi e le ricerche effettuate da Wiva Group hanno portato allo sviluppo di un nanomateriale unico nel suo genere, un TiO2 dopato con azoto e con nanoparticelle d’argento assieme a particolari elementi chimici frutto della ricerca. Questa particolare e unica miscela ha permesso di eliminare l’utilizzo degli UV per l’esecuzione del processo di fotocatalisi. Le nanoparticelle d’argento e TiO2 dopato reagiscono con le molecole dell’acqua presenti nell’aria liberando radicali liberi, ma anche ioni d’argento che permettono la purificazione dell’aria stessa esercitando un’azione di tipo antimicrobico. Il nanomateriale Wivactive, sottoposto all’azione della luce visibile, permette la generazione di radicali liberi e ioni di argento capaci di ossidare la maggior parte dei contaminanti organici VOC, abbattere Ossidi di Azoto (NOx), monossido di carbonio ed inoltre controllare e ridurre la carica batterica dovuta a funghi e batteri. Tutto senza la creazione di Ozono.

Il cuore del sistema: il Gear Box

È l’elemento nel quale avviene l’attivazione fotocatalitica tramite la luce visibile e non più UV. Sono state analizzate differenti sorgenti LED, differenti schemi ottici per illuminare i filtri e i livelli energetici della luce necessari per l’attivazione fotocatalitica, per arrivare alla realizzazione del Gear Box, un sistema brevettato che permette di illuminare in maniera omogenea, efficace e calibrata in termini di spettro luminoso i singoli elementi filtranti. Questo ha permesso il raggiungimento dell’obiettivo di massima efficacia del filtro. Lo schema luminoso brevettato ha permesso l’ottimizzazione delle perdite di carico del sistema al fine di avere la massima efficacia sulla portata di aria del filtro. L’utilizzo di una speciale tecnologia a lievitazione magnetica sulla ventola, in abbinamento allo schema luminoso ha permesso la riduzione dei consumi di potenza, l’aumento di portata e soprattutto la riduzione del rumore in maniera molto significativa. Soli 13dBA di rumore ha prodotto un sistema di filtrazione enormemente più silenzioso degli attuali in commercio.

GEAR BOX FILTER

SORGENTE LED

La sorgente LED installata a bordo è calibrata nello spettro luminoso sul visibile che permette l’attivazione fotocatalitica del filtro assicurando alle parti il corretto illuminamento e apparto energetico (Brevetto WIVA).

1° STADIO FILTRANTE

La prima superficie filtrante incontrata dall’aria convogliata all’interno del GEARBOX è un densissimo filtro G4. La qualità di questo filtro permette l’arresto delle particelle di dimensioni maggiori. Arriva ad abbattere il 100% di PM10 e fino al 40% di PM2,5.

2°/3°/4° STADIO FILTRANTE

Questa importantissima fase è assicurata dai tre filtri ceramici coatizzati con biossido di titanio dopato (Brevetto WIVA). La quantità di superficie dedicata al passaggio dell’aria permette un abbattimento massivo di sostanze nocive.

ASPIRAZIONE

Ventilazione forzata aspirante tramite l’utilizzo di ventola a lievitazione magnetica che assicura il giusto ricircolo di aria nell’ambiente con un bassissimo rumore e lunghissima vita.

AIR PANEL

il primo pannello LED che purifica l’ambiente

• Struttura in polimero plastico ABS certificato UL94-HB colore bianco RAL9016.

• Sistema di sostegno del pannello interno a scomparsa composto da particolari in polimero plastico PC certificato UL94-HB ultratrasparente.

• Sistema di apertura-chiusura “user friendly” (non necessita di attrezzi per l’apertura, la manutenzione ordinaria e la pulizia).

• Gearbox “user friendly” (non necessita di attrezzi per l’apertura, la manutenzione ordinaria e la pulizia).

• Fluidodinamica studiata appositamente per permettere un ottimale scambio di aria.

PANNELLO LED

• Pannello con frame “SLIM” colore bianco RAL9016.

• Schermo in polimero plastico PMMA per non degradare la qualità della luce emessa e prevenire l’ingiallimento nel tempo.

• LGP in polimero plastico PMMA per non degradare la qualità della luce emessa e prevenire l’ingiallimento nel tempo.

• Schermo microprismatico per ridurre la luminanza e garantire UGR<19 adatto ad ambienti di lavoro.

I prodotti WivActive sono completamente Made in Italy: progettati e sviluppati dal Tech Lab Wiva Group e realizzati presso gli impianti di produzione dedicati dell’azienda.

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