Se vi è mai capitato di pagare qualcosa tenendo la vostra carta di debito o lo smartphone sopra un lettore, allora avete già utilizzato la tecnologia Near Field Communication (NFC). Pur essendo l’uso più noto di questa tecnologia, i pagamenti mobili non sono certo il suo unico ambito di applicazione. Questo standard di comunicazione wireless a brevissimo raggio è presente in moltissimi dispositivi, dai tablet agli altoparlanti, fino ai dispositivi indossabili e alle console di gioco. La NFC viene usata regolarmente per accoppiare rapidamente i dispositivi, gestire l’accesso ai mezzi di trasporto pubblico e supportare diversi dispositivi di domotica.
E ora sta attirando l’attenzione del settore dell’illuminazione.
“Sebbene il settore dell’illuminazione sfrutti da tempo i vantaggi della connettività wireless, la tecnologia NFC potrebbe ridurre ulteriormente la dipendenza da reti e cablaggi codificati”, afferma Dee Denteneer, segretario generale del consorzio Zhaga. Zhaga è un consorzio internazionale del settore dell’illuminazione che mira a standardizzare le interfacce dei componenti dei corpi illuminanti a LED.
Come spiega Arnulf Rupp, presidente del gruppo di lavoro “Module Driver Interface” di Zhaga, la NFC consente ai produttori di configurare componenti di illuminazione come i driver LED in base alle loro specifiche sia prima che dopo l’installazione. “La possibilità di modificare le impostazioni sul campo consente di configurare i dispositivi più rapidamente, di ridurre l’inventario e di risolvere i problemi in loco”, afferma.
La NFC può anche contribuire a rendere più sostenibile l’illuminazione. “La tecnologia NFC consente di gestire i dati durante l’intero ciclo di vita del corpo illuminante, dalla produzione all’installazione, la manutenzione, la sostituzione e la riparazione”, aggiunge Rupp. “Avere a disposizione questo genere di dati sul ciclo di vita non contribuisce solo a migliorare l’efficienza, ma promuove anche l’uso di prodotti con un design modulare, facili da riparare e aggiornare. Questo è ciò che Zhaga definisce “Circularity Lighting”.”
Naturalmente, per beneficiare di questi vantaggi tutti i corpi illuminanti smart e i relativi componenti devono essere abilitati per la NFC ed essere compatibili con strumenti di manutenzione interoperabili (ad es. lettori NFC). Ed è qui che entra in gioco Zhaga.
“Un numero crescente di applicazioni di illuminazione richiede la lettura dei parametri e la modifica delle impostazioni dei driver LED sul campo”, spiega Rupp. “Ma dato che attualmente i produttori di corpi illuminanti a LED impiegano una moltitudine di metodi diversi per configurare i driver LED e leggere i parametri durante il ciclo di vita dei prodotti, svolgere questi compiti può rivelarsi complesso, macchinoso e inefficiente.”
Ad esempio, oltre alla NFC, altri metodi comuni utilizzati dai produttori di corpi illuminanti a LED includono l’impostazione della corrente di uscita per mezzo di resistori esterni e la programmazione dei driver LED tramite l’interfaccia DALI. “Il risultato è che il personale di manutenzione deve gestire tutti questi metodi, ciascuno dei quali richiede l’uso di strumenti diversi”, aggiunge Rupp. Zhaga risolve questo problema mediante delle specifiche, i cosiddetti “Books”. “I produttori di corpi illuminanti, gli installatori, gli integratori di sistemi e le aziende di servizi hanno ora la possibilità di utilizzare un unico strumento di programmazione compatibile con tutte le applicazioni di manutenzione sul campo dei fornitori che implementano le specifiche di Book 25 e con tutti i dispositivi programmabili NFC conformi a Book 24”, afferma.
Book 24 è rivolto ai produttori di corpi illuminanti, mentre Book 25 definisce un protocollo di comunicazione Bluetooth Low Energy per la comunicazione tra l’applicazione di manutenzione installata su un dispositivo smart e il lettore NFC. Ciò consente la manutenzione e la sostituzione dei componenti mediante un metodo di programmazione NFC armonizzato per i vari fornitori. Nello specifico, Book 25 definisce un servizio GATT Bluetooth Low Energy che i produttori di lettori NFC possono implementare per stabilire la comunicazione tra l’app di manutenzione su un dispositivo smart (cellulare, tablet, ecc.) e il lettore NFC. Ciò consente all’applicazione di leggere e scrivere i parametri sui driver LED abilitati per la NFC senza la necessità di una connessione via cavo. La manutenzione sul campo conforme a Book 25 può essere utile anche per altri componenti che richiedono la programmazione, come sensori e nodi di connettività.
Zhaga ha inoltre sviluppato il programma di certificazione Zhaga-NFC per Book 24 e 25, disponibile per i membri regolari e associati del consorzio Zhaga e fornito da centri di esame accreditati Zhaga. Recentemente, i lettori NFC prodotti da FEIG ELECTRONIC e TERTIUM Technology sono stati i primi a ottenere la certificazione Zhaga. “Avere un dispositivo pienamente conforme alla certificazione ZHAGA Book 25 è una garanzia di perfetta integrazione e funzionalità dei nostri lettori con i driver LED dei nostri clienti. Inoltre, la certificazione qualifica i nostri lettori e la nostra presenza sul mercato dell’illuminazione a LED”, ha commentato Axel Penzo di TERTIUM Technology.
“Il processo di certificazione secondo ZHAGA Book 25, effettuato da centri di esame indipendenti, dà agli utenti la certezza di ottenere un prodotto compatibile e collaudato. In aggiunta al nostro affidabile “lettore qualificato” secondo ZHAGA Book 24, i due nuovi lettori mobili certificati in conformità a Book 25 rappresentano un ulteriore passo avanti verso una famiglia completa di prodotti FEIG ELECTRONIC per il mercato dell’illuminazione a LED”, ha affermato Wolfgang Meißner, FEIG ELECTRONIC.
Per generare fiducia nell’interoperabilità dei componenti, solo i lettori NFC e i dispositivi programmabili NFC certificati sono autorizzati a portare il logo Zhaga-NFC. Ma oltre a generare fiducia, l’uso di prodotti certificati Zhaga offre anche una serie di vantaggi commerciali, tra cui:
“Insieme, queste due specifiche risolvono i problemi di gestione dei dati dei corpi illuminanti smart consentendo l’uso di strumenti di manutenzione interoperabili, che assicurano una facile manutenzione dei corpi illuminanti configurabili durante il loro intero ciclo di vita”, conclude Dee Denteneer.
Zhaga è un’associazione globale di aziende del settore dell’illuminazione che mira a standardizzare le interfacce dei componenti dei corpi illuminanti a LED, tra cui light engine LED, moduli LED, array LED, supporti, dispositivi di controllo elettronico (driver LED), connettori e moduli di comunicazione con sensori e/o wireless. Ciò contribuisce a snellire la catena di approvvigionamento dell’illuminazione a LED e a semplificare la progettazione e la produzione dei corpi illuminanti a LED. Zhaga continua a sviluppare specifiche basate sui temi interconnessi dell’interoperabilità dei componenti, dell’illuminazione smart e connessa e dei corpi illuminanti riparabili.