È così che Corrado Terzi, architetto e docente di disegno industriale, illustra questa professione fortemente creativa e in grande espansione. I progettisti nel campo dell’Industrial Design fanno uso di scienze ed arti applicate per ottimizzare fattori come estetica, ergonomia e funzionalità dei loro progetti, mettendoli in un’atmosfera permeata da tecnica e soprattutto arte.
Focillon in una frase del suo raffinato “Elogio della mano” sintetizza così il suo pensiero: «[…] l’arte si fa con le mani. Esse sono lo strumento della creazione, ma prima di tutto l’organo della conoscenza», ed ancora, risalendo fino a Michelangelo: «Non ha l’ottimo artista alcun concetto / c’un marmo solo in sé non circonscriva / col suo superchio, e solo a quello arriva / la man che ubbidisce all’intelletto» dove la mano insomma agisce come estensione del pensiero creativo e spirituale.
Il bravo designer quindi si distingue dagli altri perché, oltre alle conoscenze tecniche dei materiali e alle abilità progettuali, riesce a mettere la propria creatività al servizio del lavoro che gli viene assegnato traducendola in linee che dal disegno sul foglio (così come possiamo vedere negli esempi di alcune lampade nate dalle mani dei designer di Selène Illuminazione) prenderanno poi forma nello spazio, quindi il designer, come l’artista, deve avere “mano” per “disegnare” gli oggetti in tal senso. Specialmente nel mondo dell’illuminazione, poi, la caratteristica fondamentale del product designer è l’originalità e l’innovazione con cui progetta questi oggetti, fondendo la bellezza estetica alla massima funzionalità tecnica e tecnologica, per soddisfare nel migliore dei modi tutte le esigenze del mercato.
Selene illuminazione presenta GUAZZA, SCUDO, AMPOLLA, AY e NARCISA, cinque lampade che uniscono conoscenze tecniche dei materiali a importanti abilità progettuali.