Una produzione rigorosamente Made in Italy, di cui la quota di export interessa ad oggi 60 paesi esteri. Un’offerta sempre più diversificata, integrata e complessa che coniuga nuove tecnologie, ricerca e sviluppo applicato ai prodotti in chiave locale e globale, grazie ad un dialogo serrato con la clientela storica ed una progressiva apertura a nuove figure quali progettisti e lighting designer.
Ne è una prova il fatto che Imoon abbia partecipato per la prima volta ad Architect@Work: un debutto strategico che ha dato evidenza alle novità che l’azienda può offrire nel mondo dell‘illuminazione anche architetturale, oltre che nei settori del Fashion retail, Hospitality e Luxury. Grazie a competenze interne multisettoriali e ad una spiccata capacità di customizzazione, Imoon si propone di ridefinire gli spazi attraverso soluzioni di illuminazione innovative e dimostrare come la luce possa trasformare la fruizione degli spazi alla ricerca di una costante riduzione dei costi di esercizio, maggiore sostenibilità con ricadute positive sui margini di vendita dei propri partner.
Imoon ha esordito con successo alla Architect@Work di Roma dello scorso giugno, che ha sancito l’importante passo avanti verso il campo dell’illuminazione architetturale. Rivendicando la propria leadership consolidata nel mondo retail, Imoon ora punta a essere riconosciuta per l’eccellenza anche nell’illuminazione non-food, nell’Hospitality, nel residenziale e nel terziario.
Marco Antonacci, Responsabile Commerciale della divisione Retail di Imoon e Filippo Squillace, Architectural Division Manager, sono alla guida di un team che incarna l’evoluzione dell’azienda verso una prospettiva più ampia nell’illuminazione. “La nostra partecipazione a Architect@Work è stato un tassello strategico per dimostrare come Imoon sia in grado di superare i confini del retail, proponendosi come un interlocutore indispensabile anche nell’illuminazione architetturale” ha dichiarato dichiara Antonacci.
Imoon si è presentata in Fiera con l’intento non solo di esporre i propri prodotti, ma soprattutto di mostrare come il suo approccio innovativo e la sua tecnologia LED possano rivoluzionare la percezione degli spazi, migliorando l’estetica e la funzionalità degli ambienti illuminati. “Attraverso la nostra esperienza e la capacità di customizzazione, intendiamo offrire ai visitatori una nuova visione dinamica ed innovativa dell’illuminazione” ha sottolineato Squillace.
Un concetto ribadito, con maggior dovizia di particolari a distanza di pochi giorni a Milano, grazie all’organizzazione di un incontro dedicato alla stampa di settore presso l’Imoon Village. I lavori si sono svolti in presenza con il coinvolgimento del management al suo completo, a partire da Riccardo e Laura Tarquinio che hanno ereditato la guida dell’azienda fondata dal padre Paolo. L’Imoon Village è stato progettato con il fine di permettere a partner, clienti e alle diverse figure professionali che sono interessate al Lighiting d’autore, di toccare con mano la filosofia che guida lo sviluppo dell’azienda e la sua Brand Reputation, così come ribadito proprio in apertura dei lavori della giornata rispettivamente dal Presidente e dal CEO.
Alla base del concetto un’idea di progettazione illuminotecnica proiettata sul lungo periodo e la costruzione di relazioni di fiducia per offrire un servizio completo ai partner e garantire uno sviluppo costante di nuovi progetti e prodotti in funzione della reciproca crescita. Questo grazie a flessibilità e velocità nella gestione delle operazioni aziendali che coprono la produzione ed i servizi pre e post vendita. L’azienda si distingue per l’uso di LED specialistici e per una progettazione veloce ed efficace, elementi che le permettono di rispondere con precisione alle esigenze dei clienti e di distinguersi sul mercato. Il progetto illuminotecnico per l’NH Hotel Colleoni a Milano è infatti un esempio concreto dell’eccellenza raggiunta da Imoon, dimostrando la sua capacità di superare complesse sfide progettuali e di realizzare soluzioni su misura che valorizzano gli spazi attraverso la luce.
“La capacità di utilizzare LED specialistici, unita alla velocità di risposta e di progettazione, rappresenta il nostro punto di forza distintivo” ha affermato Antonacci, evidenziando in che modo Imoon si distacca per la strategia innovativa e l’eccellenza delle proprie risposte. La partecipazione di Imoon a Architect@Work non è stata solo l’occasione per far conoscere i prodotti LED all’avanguardia dell’azienda, ma un manifesto della sua visione: essere riconosciuta come un player trasversale nel mondo dell’illuminazione. “La nostra partecipazione all’esposizione segna un momento fondamentale nella nostra tattica di espansione: desideriamo dimostrare come la nostra competenza nel dominio dei LED, combinata con la possibilità di personalizzazione e un servizio di prim’ordine, possa distinguersi anche nell’ambito dell’illuminazione architetturale” ha dichiarato il designer Matteo Piedi, mente creativa dietro la concezione dello stand di Imoon.