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Illuminare una gioielleria, secondo Egoluce

5 Settembre 2022

Una buona illuminazione è uno degli elementi più importanti nella progettazione di una gioielleria: contribuisce ad invitare il cliente all’interno del negozio, a rendere l’ambiente più accattivante e a prolungare piacevolmente il tempo di permanenza al suo interno. Si tratta di un punto vendita elegante e raffinato, dove l’esperienza di acquisto che ci si aspetta è unica ed esclusiva. La luce deve essere progettata scrupolosamente in modo che i diversi materiali preziosi esposti siano valorizzati al meglio: per garantire il più alto comfort visivo ed evitare fastidiosi riflessi e abbagliamenti.

Il ruolo della luce è fondamentale anche durante il percorso del cliente all’interno del negozio; teche sapientemente illuminate lo condurranno verso determinati prodotti, spazi con le sedute confortevoli verranno illuminati con una luce più morbida, avvolgente e meno puntuale, per rendere l’esperienza dell’acquisto un momento rilassante e coinvolgente. Una giusta illuminazione, inoltre, esalta al meglio un prodotto, rendendolo più attraente.

 

L’illuminazione generale

Nell’illuminazione generale la temperatura di colore e la quantità di luce giocano un ruolo fondamentale e cambiano a seconda della tipologia di gioielleria. Una gioielleria di lusso, il cui tempo di permanenza al suo interno è molto più dilatato, avrà un’illuminazione generale calda e soffusa, che faccia sentire i clienti a proprio agio, prolungando così l’esperienza di acquisto. In questo caso, l’illuminazione principale proviene dunque dalle teche, costantemente illuminate con una luce d’accento o diffusa. La luce serve a ricreare un’atmosfera immersiva e ad aumentare il coinvolgimento emotivo del cliente, facendolo sentire protagonista. Al contrario, le gioiellerie che vendono prodotti più accessibili utilizzano una luce generale più fredda e una quantità di luce maggiore: l’esperienza di acquisto è più veloce e meno esclusiva.

 

L’illuminazione degli espositori

Come in tutti i punti vendita, anche nella gioielleria gli spazi in cui l’illuminazione gioca il ruolo più importante sono le vetrine. Nel caso dei gioielli, a causa delle loro dimensioni e delle caratteristiche dei materiali di cui sono composti, il compito richiede ancora più cura e attenzione al dettaglio. Un elemento cardine nella progettazione illuminotecnica delle vetrine è la temperatura di colore della sorgente luminosa che varia a seconda del materiale che si desidera illuminare: l’oro giallo e rosa sarà illuminato con 3500Kil platino e l’oro bianco a 4500K, così come le pietre. I brillanti in base alla loro purezza, hanno bisogno di una luce sempre più fredda che ne esalti le sfaccettature e i dettagli. Fondamentale, inoltre, è che le sorgenti luminose abbiano un CRI>90 per permettere ai clienti di vedere al meglio le diverse tonalità di colore dei gioielli.

 

La vetrina su strada

La vetrina su strada è un vero e proprio palcoscenico dove vengono solitamente esposti i pezzi più rappresentativi dell’intera collezione. È un’anticipazione in cui vengono mostrati dei campioni di tutte le categorie merceologiche che si possono trovare all’interno della gioielleria: l’illuminazione in questo caso è complessa perché devono essere soddisfatte le esigenze di ciascun materiale.

L’illuminazione inoltre, così come l’allestimento non può essere standardizzata e fissa poiché soggetta a continui cambiamenti. Per ultimo, sarebbe preferibile che le vetrine su strada della gioielleria sia sempre illuminata, sia quando è aperta che quando è chiusa.

 

Gli espositori interni

Nella maggior parte dei casi le vetrine interne sono solitamente progettate ad hoc per accogliere una determinata categoria merceologica. Di conseguenza, la temperatura di colore e il fascio di apertura degli apparecchi luminosi sono fissi e differiscono da espositore ad espositore. Nei casi più virtuosi, invece, il progetto illuminotecnico si serve di un impianto DALI a variazione cromatica e intensità luminosa in modo che una stessa vetrina possa adattarsi ai diversi cambi espositivi dei prodotti. Questo evita che l’allestimento risulti monotono e permette la sperimentazione di diverse soluzioni espositive. Un tipo di illuminazione indispensabile all’interno degli espositori sono i faretti da incasso o su binario orientabili.

 

EGOLUCE

Progetto: Arch. Ulderico Lepreri

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