L’apparecchio, pensato e progettato interamente dal reparto R&D dall’azienda, va a collocarsi nel mercato dell’illuminazione architetturale di facciate in contesti urbani, quali palazzi storici, edifici pubblici, hotel ed esterni residenziali. Quanto alle caratteristiche estetiche, le dimensioni di Tago possono essere differenti grazie alle lunghezze di 30, 50 e 100cm circa ed un corpo in alluminio anticorodal a basso contenuto di rame per un’ottima dissipazione termica disponibile in tre diverse configurazioni: incassato a filo per un effetto flush, incassato in battuta con cornice oppure, nella versione su superficie, con staffa dotata di due punti di snodo.
Tago è provvisto di uno schermo in vetro extrachiaro temprato trasparente di spessore fino a 10 mm ad alta trasmittanza con serigrafia vetrificata grigia che garantisce un’uniformità cromatica della luce e un’ottima resistenza ai graffi e agli urti (IK09). Per la prima volta in forma standard l’azienda ha aggiunto la luce bianca 2200K alle tradizionali temperature di colore della luce 4000K, 3000K, 2700K. È disponibile una gamma di ottiche arretrate molto ampia – che comprende l’ellittica, wall washer e wall grazing – che assicurano un confort visivo senza eguali. Inoltre, Tago è dotato di un sistema di orientabilità interno al corpo ottico che permette di direzionare la luce di ±20° agendo sulle testate dall’esterno, senza rischiare di compromettere la tenuta IP65 / IP67 dell’apparecchio illuminante.
Una serie di accessori antiabbagliamento, quali nido d’ape e frangiluce sono montati direttamente sul sistema ottico: nelle versioni ad incasso questo permette di orientare gli accessori assieme alle ottiche. Il controllo della luce è possibile tramite il sistema di dimmerazione DALI e 0/1-10V, mentre il sistema di connessione entra-esci è stato pensato per facilitare il cablaggio dei profili uno di seguito all’altro. Tago è provvisto di due sistemi di protezione a bordo: il sistema IPS (Intelligent Protection System), brevettato appositamente da L&L, che protegge gli apparecchi illuminanti da infiltrazioni d’acqua che possono verificarsi in caso di errori di giunzione tra i cavi per applicazioni da esterno e immersione, e il sistema PID (Protective Impedance Device) che protegge gli apparecchi illuminanti da fenomeni di natura elettrica esterni all’impianto, come accumuli di cariche elettrostatiche o fenomeni di tipo impulsivo, provenienti dalla linea elettrica.