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Il Linguaggio della Luce 2021: “Verona prima inter pictas”

20 Luglio 2021

In occasione della Giornata Internazionale della Luce 2021, Opificio della Luce ha presentato un progetto pilota sulle Case Mazzanti, storico edificio veronese situato nel cuore della città, per richiamare l’attenzione sul potenziale di un felice connubio tra arte ed illuminotecnica nella valorizzazione non solo di Verona ma di tutte le Città d’Arte in Italia. 

 

Le Case Mazzanti, immobile storico tra i più belli e scenografici situati nel cuore di Verona, dallo scorso ottobre, sono state oggetto di un complesso intervento di restauro pittorico ed architettonico. Il progetto ha aggiornato il recupero effettuato nei primi anni ottanta ed ora, che è giunto ad una prima fase di completamento, continuerà anche sulla facciata di via Mazzanti, ma soprattutto sulle Logge. Qui sono emersi affreschi precedenti a quelli già restaurati assieme ad elementi architettonici importanti, prima occultati dagli intonaci, come le sette colonne in marmo elementi portanti delle logge preesistenti delle quali cui si aveva traccia soltanto in antiche stampe del Cinquecento e del Settecento di piazza delle Erbe.

La filosofia che ha guidato l’intervento è stata quella di recuperare e riportare la piazza al suo antico splendore, ad un livello consono al valore storico ed artistico dell’edificio. Un articolato gruppo di professionisti ha lavorato dunque alla ripulitura ed il consolidamento degli affreschi, aumentando dove necessario le zone neutre. In questo modo i colori dei capolavori hanno trovato nuova luce sia per quanto riguarda le allegorie che per gli elementi finto architettonici. Le Case Mazzanti dunque un tempo completamente affrescate, oggi presentano pitture che sono dunque in parte ancora visibili. Da questo dato è sin da subito nata l’esigenza di portare in parallelo all’intervento di restauro, un innovativo progetto pilota raccogliendo una sfida ambiziosa ed immaginifica allo stesso tempo:

  • valorizzare gli affreschi appena restaurati e consolidati dall’intervento sulle facciate delle Case Mazzanti, con una illuminazione permanente, ottenuta rispettando lo studio della superficie e dei colori delle pitture da porre in risalto, per esaltarli e per garantire una migliore fruizione;
  • offrire la possibilità di una restituzione temporanea e non invasiva o distruttiva degli affreschi ormai compromessi attraverso la proiezione in loco di una ricostruzione digitale ottenuta dallo studio dei frammenti soltanto parzialmente visibili e delle riproduzioni d’epoca.

Sfida che per l’appunto è stata immediatamente raccolta da Opificio della Luce (ODL). ODL, concepito dalle aziende HIKARI e DEF, è nato come rete innovativa di imprese e professionisti specializzate in soluzioni per l’illuminazione LED e controlli elettronici, ma soprattutto, accomunati da una spiccata sensibilità per le arti, la cultura ed una metodologia di lavoro di tipo collaborativo. L’obiettivo di ODL é integrare in modo multidisciplinare le competenze e le risorse tecniche necessarie a progettare, realizzare, programmare sistemi di illuminazione di alta qualità e complessità rivolti proprio al mondo delle arti e ai sistemi museali. Una concezione della luce dunque come elemento marcatamente creativo, veicolo di emozioni, imprescindibile nell’architettura quanto nel restauro. Lo ha spiegato con molta efficacia Giorgio Butturini intervenuto nella prima parte del seminario, sottolineando come l’impiego attento della luce possa far risaltare le facciate affrescate ed i monumenti mantenendo sempre al centro un equilibrio di fondo tra l’opera in sé e la sua valorizzazione, evitando il rischio di una mera spettacolarizzazione.

Per questo, il progetto pilota è stato sviluppato su due distinti piani di lavoro. Il primo dal carattere puntuale finalizzato a migliorare la percezione dei colori ove sono presenti ancora gli affreschi visibili. Ad un diverso livello invece l’intervento concepito con le tecniche di light-mapping, tecnologia complessa di taratura dell’intensità e dei colori della luce LED, finalizzata a proiettare sulle facciate gli affreschi deteriorati e non più visibili, ricostruiti sulla base di un attento lavoro di tipo filologico riportando anche nei contenuti della proiezione una narrazione rappresentante lo svolgimento del lavoro di un tempo e i significati che volevano essere veicolati dall’immagine proposta. Il risultato dato dalla combinazione di tecnologie e competenze differenti sottostanti il controllo della luce e le tecniche di video mapping permetteranno dunque la riproposizione fedele delle immagini storiche degli affreschi offrendo al fruitore/visitatore della piazza nuove atmosfere sia in termini di scenari luminosi che di dettaglio sui singoli elementi.

Una proposta innovativa concepita per le Case Mazzanti e Piazza delle Erbe a Verona con l’auspicio per ODL che possa essere solo la prima tappa di un percorso interattivo attraverso la città antica e i suoi affreschi e che insegue l’idea originaria di proporre Verona come laboratorio aperto alle sperimentazioni delle arti e innovazione dell’illuminotecnica digitale.

 

Simulazioni Illuminotecniche: Giorgio Butturini.

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