Così lo ricorda Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile.Milano:
“Con Manlio perdiamo un amico che con la sua tenacia e competenza ha permesso al Salone del Mobile di raggiungere i successi che tutto il mondo ci riconosce. Ha seguito e gestito accanto agli imprenditori l’evoluzione di una manifestazione che è diventata il più importante evento internazionale non solo per il design, ha attivato progetti culturali che hanno contaminato la città di Milano, ha voluto e creduto nel progetto SaloneSatellite, ha colto i tanti cambiamenti nel tempo rispondendo sempre con soluzioni e innovazioni salvaguardando e rafforzando il marchio Salone che è stata anche la sua casa e la sua vita affiancato dalla moglie Armida. Continuare in questa direzione sarà la nostra migliore dedica a un uomo straordinario che mancherà a tutti noi. Ciao Manlio”.
Cavaliere di Gran Croce all’Ordine e al Merito della Repubblica Italiana. In quarantanove anni di attività nel settore del mobile (eventi fieristici, pubblicazioni, iniziative culturali) Manlio Armellini, che inizia la sua carriera in Federlegno, organismo di categoria di Confindustria, è presente nel sistema del Salone del Mobile fin dalla sua prima edizione (1961) e ha ricevuto incarichi, benemerenze, premi, attestazioni in campo nazionale e internazionale a motivo dei lusinghieri risultati toccati dalle iniziative da lui promosse e gestite.
Il Salone Internazionale del Mobile che Manlio Armellini fa decollare definitivamente nel 1965 completandone l’offerta commerciale con la presenza delle principali aziende leader del settore arredo-design, sotto la sua guida come Segretario Generale dal 1974 passa dai 97.000 a 207.577 metri quadrati netti di area espositiva e attira da 67.000 a 315.353 operatori professionali, di cui 177. 964 esteri provenienti da 154 nazioni, trainando quel fenomeno unico nell’industria nazionale che è l’incontrastata leadership dell’arredamento Made in Italy sui mercati di tutto il mondo. A lui si deve anche l’avvio, già dal 1965, di oltre 40 iniziative culturali collaterali alle rassegne fieristiche. In questo senso il Salone del Mobile esce da un ambito, pur prestigioso, strettamente fieristico e si proietta lungo una precisa direttrice: il mondo della cultura artistica e del progetto. Questi eventi collaterali organizzati durante il periodo del Salone contribuiscono a rendere il design italiano un punto di riferimento stilistico, formale e industriale per l’intera filiera produttiva dell’arredamento. Questa attività nell’aprile del 1987 viene premiata col Compasso d’Oro
dell’ADI (Associazione Disegno Industriale) con la motivazione “per la promozione del design italiano”.
Armellini è stato Amministratore delegato di Cosmit Spa – società che ha curato l’organizzazione del Salone Internazionale del Mobile, Euroluce, EuroCucina, Eimu, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Salone Internazionale del Bagno, SaloneSatellite, Sasmil – e della Fondazione Cosmit Eventi.