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Black Light: design e tecnologia by PROLICHT con Entity Elettronica

28 Ottobre 2021

Nello showroom di Valextra, Tom Dixon e Prolicht hanno celebrato assieme il ritorno alla Design Week di Milano

“Sculture di luce” sintesi tra lo “stare dietro il prodotto” e un omaggio al design milanese: Gio Ponti, Ettore Sottsass e Castiglioni

 

Per noi di ITALIAN LIGHTING è stata l’occasione di tuffarci nel design d’autore, con il ritorno della Design Week di Milano, visitando lo showroom di VALEXTRA. Un evento durante l’evento: tutto questo grazie al design e alla tecnologia di Prolight in collaborazione con Entity Elettronica, azienda di Altavilla Vicentina. Assieme a Tom Dixon, Filippo Bettinzoli e Stefano Cavaggion abbiamo respirato ed apprezzato la ripartenza che la città di Milano ha fortemente rincorso.

PROLICHT con TOM DIXON hanno scelto di esplorare e raccontare il valore aggiunto che deriva dalla tecnologia. Due aziende complementari e la scelta di installarsi all’interno di un progetto tecnologicamente innovativo ovvero la sintesi perfetta dell’illuminazione tecnica che si installa in soluzioni di tipo decorativo: “Siamo stati davvero ossessionati dall’idea di progettare luce su circuiti stampati (PCBs): tutto essenziale, efficiente e soprattutto una grande capacità di illuminare! La collaborazione con Prolicht è nata condividendo l’idea di realizzare tutto grazie ad un track minimale, capace di rimuovere il superfluo e svelare come oggi funziona la luce in tutta la sua magnificenza”. Questi i termini con cui Tom Dixon commenta la collaborazione.

“È incredibile il modo in cui è nato il rapporto con Tom e il suo team. Creatività alla base di tutto sin dal primo incontro e, subito dopo, l’idea di poter realizzare qualcosa assieme. Per Prolicht CODE è solo un inizio: proveniamo da mondi differenti ma assolutamente complementari ed è questo che ci consente di immaginare un prodotto perfetto”: ci spiega Walter Norz, CEO di Prolicht.

 

CODE, un sistema innovativo anche per il segmento retail: TOM DIXON x PROLICHT

Esiste un incontro, una storia, ma soprattutto la capacità di fare le giuste scelte al momento giusto. CODE nasce dall’idea di realizzare luce sfruttando il potenziale dei moduli a binario: in estrema sintesi uno “stile minimale”, da non confondere con l’apparente semplicità d’uso percepita dal cliente. Due i moduli richiesti dal progettista (Cerchio e Quadrato), cui si aggiunge una striscia LED: il minimo per realizzare anche forme complesse di grande impatto visivo. Nello showroom di Valextra, nella sala principale, sono state installate tre vere e proprie sculture di luce, realizzate con moduli custom made: un omaggio ad alcune delle principali icone del design milanese. Pezzi unici, nati dalla fusione tra idea, progetto e tecnica,  realizzati grazie ad un telaio in alluminio. In nessun caso cambia la tecnologia utilizzata e BLACK LIGHT è stata l’occasione di traguardare il limite tra luce e buio.

Così Filippo Bettinzoli ci ha descritto il senso del lavoro portato in mostra: “Ogni punto luce è stato deciso da Tom Dixon, che ha anche scelto di lasciare la sua firma sul circuito del modulo LED, optando per il colore black della scheda e per avere i componenti sempre in vista. Allo stesso tempo BLACK LIGHT, dopo il primo mese a Milano durante la Design e la Fashion week, sta per diventare un’esposizione itinerante per toccare altre città. CODE può essere interpretato come una specie di codice morse, a partire dal quale, abbiamo potuto inserire a catalogo molteplici varianti sfruttando la versatilità del medesimo prodotto. La scheda elettronica è quella che ci ha fornito Entity Elettronica, DALI, per il sistema di controllo e la specifica occasione, nello showroom di Valextra, abbiamo scelto di utilizzare CASAMBI. Prolicht ha scelto di portare in esposizione prodotti standard disponibili a catalogo: soprattutto quelli tecnici, per esempio spot o faretti di diverse dimensioni.”

Le installazioni sono invece un omaggio ad alcune icone milanesi del design: tre pezzi unici realizzati attorno ad un telaio di alluminio che in futuro saranno trasportate in altre location, la prossima in programma sarà Londra.

 

Stessa filosofia, tecnica e tecnologia

Filippo Bettinzoli ci spiega ancora: “Con Entity abbiamo avuto modo di collaborare in passato anche se questo è stato il primo progetto davvero importante realizzato assieme. È l’esito di un primo incontro nato alla fine del 2019, poi dopo la cancellazione di Light + Building 2020, per noi di PROLICHT e per TOM DIXON erano cambiate le tempistiche, ma certamente non il senso del progettualità di fondo”.

Un’operazione semplice solo in apparenza: ora che la si vede finita potrebbe sembrare addirittura banale. Abbiamo scelto di utilizzare componenti di altissima qualità, controlli DALI a 30 watt e realizzato uno studio specifico sui contatti per garantire il risultato finale, in modo tale da seguire al massimo le specifiche del progettista. Ogni punto luce è stato deciso da Tom Dixon, Dietro le forme di un design minale, dal nostro punto di vista, c’è tutto ‘un saper fare’ che non è mai casuale. Anche per delle semplici strip LED gli attacchi sono stati studiati ad hoc”. Ha commentato Stefano Cavaggion di Entity Elettronica.

CODE DASH, è stato realizzato grazie ad un track lungo un metro, dotato di cinque inserti che utilizzano sempre la stessa basetta. Variabilità e flessibilità in tutti i sensi per garantire un effetto unico.

 

Crediti:

Fotografie di Allegra Martin.

Progettazione illuminotecnica a cura  dello studio D’Alesio & Santoro.

Progetto di John Pawson.

Si ringrazia l’ospitalità accordata da Xavier Rougeaux, CEO di Valextra.

 

Prolicht

Entity Elettronica

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