Per noi di ITALIAN LIGHTING è stata l’occasione di tuffarci nel design d’autore, con il ritorno della Design Week di Milano, visitando lo showroom di VALEXTRA. Un evento durante l’evento: tutto questo grazie al design e alla tecnologia di Prolight in collaborazione con Entity Elettronica, azienda di Altavilla Vicentina. Assieme a Tom Dixon, Filippo Bettinzoli e Stefano Cavaggion abbiamo respirato ed apprezzato la ripartenza che la città di Milano ha fortemente rincorso.
PROLICHT con TOM DIXON hanno scelto di esplorare e raccontare il valore aggiunto che deriva dalla tecnologia. Due aziende complementari e la scelta di installarsi all’interno di un progetto tecnologicamente innovativo ovvero la sintesi perfetta dell’illuminazione tecnica che si installa in soluzioni di tipo decorativo: “Siamo stati davvero ossessionati dall’idea di progettare luce su circuiti stampati (PCBs): tutto essenziale, efficiente e soprattutto una grande capacità di illuminare! La collaborazione con Prolicht è nata condividendo l’idea di realizzare tutto grazie ad un track minimale, capace di rimuovere il superfluo e svelare come oggi funziona la luce in tutta la sua magnificenza”. Questi i termini con cui Tom Dixon commenta la collaborazione.
“È incredibile il modo in cui è nato il rapporto con Tom e il suo team. Creatività alla base di tutto sin dal primo incontro e, subito dopo, l’idea di poter realizzare qualcosa assieme. Per Prolicht CODE è solo un inizio: proveniamo da mondi differenti ma assolutamente complementari ed è questo che ci consente di immaginare un prodotto perfetto”: ci spiega Walter Norz, CEO di Prolicht.
Esiste un incontro, una storia, ma soprattutto la capacità di fare le giuste scelte al momento giusto. CODE nasce dall’idea di realizzare luce sfruttando il potenziale dei moduli a binario: in estrema sintesi uno “stile minimale”, da non confondere con l’apparente semplicità d’uso percepita dal cliente. Due i moduli richiesti dal progettista (Cerchio e Quadrato), cui si aggiunge una striscia LED: il minimo per realizzare anche forme complesse di grande impatto visivo. Nello showroom di Valextra, nella sala principale, sono state installate tre vere e proprie sculture di luce, realizzate con moduli custom made: un omaggio ad alcune delle principali icone del design milanese. Pezzi unici, nati dalla fusione tra idea, progetto e tecnica, realizzati grazie ad un telaio in alluminio. In nessun caso cambia la tecnologia utilizzata e BLACK LIGHT è stata l’occasione di traguardare il limite tra luce e buio.
Così Filippo Bettinzoli ci ha descritto il senso del lavoro portato in mostra: “Ogni punto luce è stato deciso da Tom Dixon, che ha anche scelto di lasciare la sua firma sul circuito del modulo LED, optando per il colore black della scheda e per avere i componenti sempre in vista. Allo stesso tempo BLACK LIGHT, dopo il primo mese a Milano durante la Design e la Fashion week, sta per diventare un’esposizione itinerante per toccare altre città. CODE può essere interpretato come una specie di codice morse, a partire dal quale, abbiamo potuto inserire a catalogo molteplici varianti sfruttando la versatilità del medesimo prodotto. La scheda elettronica è quella che ci ha fornito Entity Elettronica, DALI, per il sistema di controllo e la specifica occasione, nello showroom di Valextra, abbiamo scelto di utilizzare CASAMBI. Prolicht ha scelto di portare in esposizione prodotti standard disponibili a catalogo: soprattutto quelli tecnici, per esempio spot o faretti di diverse dimensioni.”
Le installazioni sono invece un omaggio ad alcune icone milanesi del design: tre pezzi unici realizzati attorno ad un telaio di alluminio che in futuro saranno trasportate in altre location, la prossima in programma sarà Londra.
Filippo Bettinzoli ci spiega ancora: “Con Entity abbiamo avuto modo di collaborare in passato anche se questo è stato il primo progetto davvero importante realizzato assieme. È l’esito di un primo incontro nato alla fine del 2019, poi dopo la cancellazione di Light + Building 2020, per noi di PROLICHT e per TOM DIXON erano cambiate le tempistiche, ma certamente non il senso del progettualità di fondo”.
“Un’operazione semplice solo in apparenza: ora che la si vede finita potrebbe sembrare addirittura banale. Abbiamo scelto di utilizzare componenti di altissima qualità, controlli DALI a 30 watt e realizzato uno studio specifico sui contatti per garantire il risultato finale, in modo tale da seguire al massimo le specifiche del progettista. Ogni punto luce è stato deciso da Tom Dixon, Dietro le forme di un design minale, dal nostro punto di vista, c’è tutto ‘un saper fare’ che non è mai casuale. Anche per delle semplici strip LED gli attacchi sono stati studiati ad hoc”. Ha commentato Stefano Cavaggion di Entity Elettronica.
CODE DASH, è stato realizzato grazie ad un track lungo un metro, dotato di cinque inserti che utilizzano sempre la stessa basetta. Variabilità e flessibilità in tutti i sensi per garantire un effetto unico.
Fotografie di Allegra Martin.
Progettazione illuminotecnica a cura dello studio D’Alesio & Santoro.
Progetto di John Pawson.
Si ringrazia l’ospitalità accordata da Xavier Rougeaux, CEO di Valextra.