HIKARI ha realizzato una speciale soluzione “ad hoc”: il risultato è stato un inedito allestimento del capolavoro verdiano a cura di Stefano Poda. Protagonisti Anna Netrebko e Yusif Eyvazov.
Sguardo al futuro ed un costante dialogo con il passato: la nuova produzione dell’AIDA di Giuseppe Verdi ha aperto la centesima edizione dell’Arena di Verona Opera Festival. Piramidi trasparenti e architetture di luci innestate negli spazi dell’anfiteatro romano, evocando un’AIDA tecnologica ma intimista e riconoscibile al tempo stesso. La regia affidata a un artista poliedrico come Stefano Poda, al debutto in Arena.
Hikari, specialista “custom made” nel settore lighting, è stata l’azienda incaricata di sviluppare una soluzione tecnica in grado di soddisfare le esigenze della Regia e della Fondazione. Un completo rispetto dei vincoli monumentali per limitare disturbi e massimizzare l’effetto in occasione delle riprese video. Dopo una attenta analisi e la valutazione Hikari ha trovato una soluzione ideale. L’impianto, ha rispettato le aspettative e gli spettacoli sono andati in scena senza alcun problema tecnico. Descrivendo il suo spettacolo, regia, scene, costumi, luci e coreografia, il regista Poda ha così commentato: “Il pubblico si troverà davanti a una grande installazione: il moderno non è una rincorsa all’attualità, bensì un salto al futuro. Il patrimonio dell’antico Egitto diventa quello del genio di Verdi, che si trasforma in un tesoro tutto italiano rappresentato in una cattedrale laica, un luogo sacro e millenario pronto a raccogliere tutte le migliori energie dell’Italia”.
L’illuminazione delle gradinate dell’anfiteatro, come concepita dal regista Stefano Poda, hanno trovato nella soluzione tecnologica realizzata e fornita da Hikari la soluzione ideale alla rappresentazione di tale opera, valorizzando anche l’imponente struttura interna dell’Arena di Verona, sottolineando in alcune scene il forte impatto visivo ed emotivo. Non poteva che essere l’opera più rappresentata e amata dal pubblico, ad aprire il centenario del festival. La visione poetica di Poda ha restituito un’AIDA fortemente innovativa rispetto alle tradizionali messinscene nell’anfiteatro veronese. “Il palcoscenico sarà un piccolo universo carico di mille esperienze – commenta ancora il regista – sarà tecnologico, dinamico, cangiante, sorprendente… ma allo stesso tempo l’ambizione è quella di sviluppare un viaggio riconoscibile, familiare, a misura d’uomo: un viaggio dantesco, da un mondo in conflitto a una storia intimista. Conciliare questi due lati, grandiosità e intimità, è la sfida nell’affrontare un titolo come AIDA”.
Il mondo in guerra di AIDA ha preso forma sul palcoscenico con oltre 300 volti – tra solisti, coro, danzatori e mimi – che indosseranno abiti ispirati a Paco Rabanne e a Capucci ed elmi che brillano come le opere di Damien Hirst. “Si tratta del coronamento di un lungo lavoro – ha detto Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico di Fondazione Arena – dopo gli sforzi del risanamento e il biennio pandemico. Un successo possibile grazie a tutti i lavoratori della Fondazione, al Consiglio d’Indirizzo, alle Istituzioni e alle forze congiunte dei mecenati delle 67 Colonne per l’Arena di Verona, progetto giunto alla terza edizione, di partner e sponsor. A loro va tutta la nostra gratitudine”. Un lavoro possibile grazie alla collaborazione del personale della fondazione Arena di Verona, degli operatori tecnici, in stretta collaborazione con la finalità di un importante evento per la città e più in generale in ambito culturale.
L’eccezionalità di questa edizione si è rispecchiata anche nel parterre degli sponsor privati. Oltre i partner storici è stato coinvolto un folto numero di nuovi marchi. Tra gli sponsor di lungo corso Fondazione Arena di Verona desidera ringraziare in primis UniCredit, che vanta una longevità di collaborazione di oltre 25 anni, Calzedonia, Pastificio Rana, Volkswagen Group Italia, DB Bahn, RTL 102.5. Alla compagine degli official sponsor sono stati aggregati Metinvest/Saving Lives, Genny, che ha firmato le nuove divise del personale adibito all’accoglienza del pubblico e Müller, che ha preso in carico i progetti di accessibilità dedicati alle persone con disabilità. Tra gli official partner, a marchi storici quali Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Casa Sartori, SABA Italia, SDG Group e al Cultural Partner Palazzo Maffei, vanno ad aggiungersi Acqua Dolomia, Sanagol e Mantova Village.
Un ringraziamento doveroso è dovuto anche a imprese, privati, ordini professionali che compongono la schiera della Membership 67 Colonne per l’Arena di Verona, fondata da Gianluca Rana, dell’omonimo pastificio, e da Sandro Veronesi, patron del Gruppo Calzedonia, che giunge quest’anno alla sua terza edizione.
Partenship tecnica: Hikari
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