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A Beautiful Light: la ricerca della luce ideale, attraverso l’idea di bellezza

29 Gennaio 2021

La lighting designer vincitrice del premio 40under40 Martina Frattura porta avanti un progetto di ricerca volto a utilizzare l’illuminazione artificiale al suo massimo potenziale. Grazie alla collaborazione con aziende specializzate del settore come Universal Science e Phos, A Beautiful Light supererà i confini di studi, uffici o università per avvicinarsi alle persone e al loro benessere.

 

Le persone sono mutevoli e irregolari come prismi, sensibili agli stimoli esterni e a ciò che appartiene alla storia personale di ognuno. La concentrazione, così come il mantenimento delle proprie risorse non è cosa facile, tuttavia, quando osserviamo qualcosa che consideriamo accattivante, sperimentiamo un momento di attrazione istintiva senza una ragione specifica.

Essere circondati dalla bellezza può aiutare a recuperare le proprie energie, ma cosa succede quando siamo al lavoro o in uno spazio in cui non abbiamo alcun controllo sull’ambiente e ci viene richiesto di eseguire una certa attività? È possibile avere una serie di variabili che compongono il colorato puzzle della bellezza? E in uno scenario positivo, come sarebbero applicabili tali variabili a prescindere da luogo e condizione? Un elemento che sembra unire questi interrogativi è la luce, grazie all’alta permeabilità del nostro corpo a questo stimolo. Discipline come le neuroscienze hanno infatti studiato la capacità della luce di modulare le nostre sensazioni, ma la distanza tra scienza e design, soprattutto per quanto riguarda gli effetti della luce sulla salute psicologica di una persona all’interno di un ambente, ha caratterizzato l’inizio del percorso di ricerca.

L’idea di bellezza di ogni persona è ciò che viene indagato nella prima parte della ricerca A Beautiful Light: #WhereDoYouSeeTheBeauty. Martina Frattura ha incontrato 160 volontari in 10 diverse nazioni (Bulgaria, Portogallo, Grecia, Spagna, Italia, Islanda, Svezia, Regno Unito, Turchia e Canada) registrando le loro attività cerebrali, in cerca di una codificazione nella risposta fisiologica delle persone all’idea di bellezza. L’analisi dei diversi EEG, in collaborazione con il data analyst Massimiliano Mancini Tortora,  si è focalizzata sullo studio delle frequenze tipiche delle onde cerebrali alfa e theta, coniugando due ipotesi:

  • l’esposizione al riferimento di bellezza personale diminuisce l’affaticamento da attenzione, come dopo una prolungata esposizione alle bellezze della natura;
  • la vista della bellezza consente di attivare il processo di fascino.

 

La seconda fase della ricerca (#BeautifulLight), da poco avviata, è tesa ad individuare possibili connessioni tra luce e benessere e vede coinvolte, in qualità di partner ufficiali del progetto, due aziende specializzate del settore lighting: Universal Science (IT) e Phos (UK).  È anche grazie a questa collaborazione che si arriverà alla definizione delle caratteristiche che uno stimolo luminoso dovrebbe avere, in un determinato ambiente, per influenzare la vigilanza e la vitalità. L’obiettivo è progettare uno scenario luminoso che possa contribuire al benessere generale delle persone, in uno spazio dove bisogna prestare attenzione come in ufficio o a scuola, per trarre vantaggio da un ambiente che possa aiutare a mantenere la concentrazione senza esaurire tutte le risorse mentali. E questo con il supporto di un’analisi dei dati atta a determinare una metrica che permetta di confrontare e misurare gli effetti benefici sui processi neuronali.

 

Il Lighting Designer utilizza davvero tutte le attuali conoscenze accademiche disponibili per affrontare un progetto? L’illuminazione architetturale è abbastanza definita e centrata sull’uomo o dipende ancora troppo dallo spazio?

A Beautiful Light è il progetto di ricerca che raccoglie tutte queste domande e che lavorerà con attenzione per cercare di trovare le giuste risposte.

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