Nell’Italia del boom economico e delle prime proteste studentesche, Mario Borselli è un barbiere intraprendente con qualche soldo da parte. Sistema i tre figli avviandoli alle diverse professioni, fino a che un giorno decide che la bottega non basta più ed è tempo di diventare imprenditore.
Siamo nelle Marche, nelle colline alle spalle della costa pesarese in cui prende forma quello che diventerà uno dei più vivaci distretti del mobile in Italia. Mario e il socio Romeo fondano la Borselli&Biancalana, producono trucioli per imballaggi e imbottiture. Sono gli anni del boom: la gente spende e compra, le aziende spediscono in Italia e nel mondo. I trucioli funzionano e fanno grande la Borselli&Biancalana, fino a renderla in grado di comprendere che il mercato richiede un cambiamento. Il mobile è un settore in fortissima crescita e ben presto si passa all’arredamento, iniziando a produrre profili in legno. Battiscopa, cimase, giroletti, maniglie, sono destinati a quelle sale e camerette complete che servono per mettere su casa o rinnovarla una volta che si è messo da parte un gruzzoletto.
Nel frattempo Mario se n’è andato, stroncato da un ictus. In azienda rimane il figlio Sandro, poco più che ventenne, che pochi anni prima aveva lasciato il lavoro di perito chimico alla centrale del latte per seguire il papà nell’avventura. Il socio di sempre, Romeo, affianca Sandro come fosse un padre. La ditta cresce e dopo diversi anni le strade si dividono. Sono i primi anni Novanta, i profili vanno ancora forte ma il legno non basta più.
Il mercato ha ormai sdoganato un materiale più economico e versatile: MDF rivestito con carta e PVC. La Borselli inizia così il percorso per diventare ciò che è oggi. Un’azienda di medie dimensioni (5,5 milioni di fatturato e una quarantina di dipendenti) in grado di rivestire legno, MDF, truciolare, PVC, alluminio e acciaio con carta decorativa o PVC. Con l’ingresso in azienda del nipote e del genero, Sandro guarda ad un nuovo business, naturale completamento di ciò con cui è diventato grande: il rivestimento per esterni.
Oggi il secondo stabilimento produttivo della Borselli è in grado di laminare con pellicole Renolit e Skai-Continental profili per serramenti e infissi in alluminio e PVC secondo la rigorosa norma RAL-GZ 716. I procedimenti e i materiali sono cambiati, ma l’attenzione al dettaglio, quella per intenderci, con cui Mario regolava la barba ai suoi clienti in bottega, è rimasta la stessa.