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A SICAM l’arredamento “green” della casa moderna

21 Marzo 2023

La filiera del legno-arredo per la sostenibilità

 

La transizione ecologica è tra le sfide più importanti che le imprese sono chiamate a gestire nel medio e lungo periodo. Uno dei fattori che maggiormente qualificano, e che accomunano, gran parte delle imprese che hanno partecipato a SICAM, sia come espositori di componenti ed accessori che come buyers quali esponenti dell’industria del mobile, è proprio l’attenzione alla sostenibilità del prodotto e di ciascuna fase del ciclo produttivo.

La filiera del legno-arredo sta attraversando da alcuni anni un periodo di rilevante trasformazione che coinvolge tutte le fasi aziendali, dalla progettazione alla produzione e all’assistenza post-vendita, in un’ottica sempre più diretta all’attuazione della cosiddetta economia circolare. Obiettivo è la riduzione dell’impatto sull’ambiente delle attività di produzione, che le imprese puntano ad ottenere attraverso un complesso insieme di interventi. Le azioni attuate dalla filiera passano dalla catena di approvvigionamento ai processi produttivi, dalla progettazione alla commercializzazione e distribuzione dei vari prodotti, per arrivare fino alla gestione del loro cosiddetto “fine vita” e alla riduzione al minimo dell’impatto ambientale derivante dalla produzione di rifiuti.

La sostenibilità nella produzione della filiera si manifesta anzitutto con il risparmio del materiale utilizzato nei processi produttivi, un’azione che coinvolge il 52,6% delle imprese del legno e il 54,3% di quelle dell’arredo, e con l’utilizzo di “materie prime seconde” (cioè gli scarti recuperati e reimmessi nella produzione), a cui ricorre invece rispettivamente il 37,1% e il 32,7% delle due categorie di imprese. Nel complesso, le scelte di investimento adottate dalla filiera del legno-arredo, così come le azioni a favore della sostenibilità, dipendono spesso dalle caratteristiche degli stessi processi di produzione, in particolare dall’intensità di utilizzo delle risorse energetiche e idriche e dei materiali.

L’installazione di macchinari, impianti e apparecchi a basso consumo di energia rappresenta per le imprese sia del legno che del mobile (rispettivamente per il 26,8% e il 29,6%) la scelta di investimento prevalente. Rilevanti nella filiera anche gli interventi di contenimento dei prelievi e dei consumi di acqua, di trattamento delle acque di scarico e di riutilizzo/riciclo delle acque di scarico: le imprese dei settori del legno e del mobile risultano infatti tra le più attive nel contenimento dei prelievi e consumi di acqua (rispettivamente con il 38,2% e 38,9%).

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