Designer francese nato in Austria, Marc Sadler ha vissuto ed esercitato in Francia, Stati Uniti, Asia e Italia. Laureatosi in “esthétique industrielle” all’ENSAD di Parigi, è pioniere della sperimentazione dei materiali e della contaminazione fra le tecnologie, divenute aspetti distintivi della sua attività. Nonostante la fama di designer tecnico Marc Sadler è appassionato di pittura e scultura così come di tutte le forme d’arte visive capaci di stimolare un forte coinvolgimento emotivo.
Nel progetto Gritti queste apparenti e storiche contraddizioni tra arte e tecnica (che hanno caratterizzato la storia del design fin dal secolo scorso) si combinano con la pluricentenaria tradizione del vetro veneziano e le più avanzate soluzioni tecnologiche e illuminotecniche. In questa collezione, con il design di un maestro emerge una nuova emozionalità, quella che dà forma e sostanza all’espressioni di un’arte antica, oggi perfettamente integrata nella funzionalità efficiente di tutte le applicazioni della luce contemporanea.
Dea della casa e del focolare, arde di luce con le sue fiamme di vetro che si dipanano dall’alto in un gioco tridimensionale di casualità controllata.
Come Calypso trattenne Ulisse, così il fascio di vetri elegantemente sagomati si ancora all’anello centrale rinfrangendo in maniera suggestiva la luce verso il basso.
Dea della sapienza e delle arti rappresentata da un corpo illuminante che fonde le geometrie meccaniche dei bracci in metallo piegato uniti con i particolari terminali in vetro stampato in piastra. Un insieme che regala un gioco strategico di luci e forme.
Una brezza di eleganza dalla dea Aura, con un corpo in vetro trasparente riempito di cotisso colorato, che da materiale di risulta viene elevato ad elemento nobile di estremo fascino.
La maga dei poteri divini capace di trasformare un delicato piccolo fiore luminoso in un bouquet dai confini indefiniti, con un effetto unico nel suo genere.
Il chiarore dell’aurora che precede l’alba lambisce le sfere di Eos, celando ad un primo sguardo la sua intrinseca eccentricità.
Faretti come cento occhi, racchiusi all’interno di vetri tubolari dall’effetto vibrante, in uno stile contemporaneo e minimalista.